Fare il bene benevolendo
Iniziamo il tempo di Avvento con la parola del Vangelo (Lc 21,5-28) in cui Gesù sembra descrivere un’apocalisse. Apocalisse non significa però ‘disastro’, ma ‘rivelazione’ di una cosa ignota. Queste parole di Gesù rivelano non qualcosa di strano e occulto, ma il senso profondo della nostra realtà presente: ci tolgono il velo che le nostre paure e i nostri errori ci hanno messo davanti agli occhi, e ci permettono di vedere quella verità che è la parola definitiva di Dio sul mondo.
L’intento è mostrare che la storia e la vita di ciascuno nello scorrere del tempo non sta andando verso ‘la fine’, ma verso ‘il fine’. Dio intanto realizza il suo disegno in questa storia colma di contraddizioni: si sente di guerre e rivolte, terremoti e carestie, persecuzioni e inganni, invidie e gelosie in luogo di una umanità che dovrebbe imparare ad amarsi! Mentre noi gli vorremmo chiedere ‘quando’ sarà la fine del mondo e quali saranno ‘i segni’, lui ci anticipa non rispondendoci, ma chiedendoci a sua volta una sola cosa: di impegnarci, di perseverare nel bene; di farci testimoni di Lui. È venuto a insegnarci che il mondo ha nel Padre il suo inizio e il suo termine, e ci chiama a vivere il presente in quest’ottica, l’unica che dà senso alla vita.
Gesù vuole anche togliere quelle ansie e allarmismi sulla fine del mondo, che prosperano ovunque e non fanno che danno. L’uomo si lascia guidare dalla paura della morte. Ma essa trionfa proprio nella volontà di salvarsi a tutti i costi, di sentirsi protagonisti elogiati e acclamati, di dare un’immagine di se stessi superiore a quello che realmente si è; la morte è origine dell’egoismo e di ogni male. Gesù offre l’alternativa di una vita che si lascia guidare dalla fiducia nel Padre, in un atteggiamento di dono e di amore che ha già vinto la morte.
Né le guerre, le rivolte e i grandi segni, né l’assedio e la distruzione di Gerusalemme preludono alla fine: sono solo l’inizio del ‘tempo dei pagani’, di chi vive ponendo se stesso al centro sia rispetto a Dio che rispetto agli altri. Il vero indizio che il Regno è vicino e che la vicenda umana va verso il suo compimento è invece la ‘testimonianza’ dei discepoli, che seguono e annunciano il loro Signore in questo mondo di male, facendone il luogo della fraternità, dell’incontro, del perdono reciproco; il luogo della salvezza. C’è uno stile che edifica in silenzio e salva ciascuno in modo leggero: è quello dell’umiltà. L’umiltà perseverante di cui parla sempre il Vangelo di inizio Avvento. L’universo finirà, perché ciò che ha inizio ha fine. Se sono da evitare allarmismi, non c’è posto neanche per gli slogan trionfalistici. Tuttavia la vittoria non sarà del male, bensì della fedeltà di Dio al suo amore per noi. La risurrezione del Crocifisso ce ne dà la certezza: la pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo. Desidero terminare queste righe con un’espressione che mi è cara e che con sincerità, riconoscendo i miei limiti, cerco di rendere viva e visibile: operiamo per il bene benevolendo.
Siamo grati a tutti coloro che fanno del bene; ammiriamo ancor di più tutti coloro che testimoniano il bene: se mentre fai il bene vuoi bene a chi opera con te e ti lasci voler bene; se mentre fai il bene vigili sulla comunione e sulla fraternità, secondo l’insegnamento di Gesù, allora stai camminando verso il fine e il compimento pieno della vita che vince la morte: «Vieni, servo buono e fedele: prendi parte alla gioia del tuo Signore» (Mt 25,21).
Buon Avvento
don Adriano
Benedizioni natalizie
Ricordiamo che entro il 18 novembre p.v. devono pervenire le richieste per la benedizione natalizia delle famiglie e delle persone nella propria abitazione (secondo quanto riportato nella lettera giunta nelle caselle di tutte le case della parrocchia) tramite mail a: benedizioni24@gmail.com oppure per iscritto presso la sacrestia. Come vi indicheremo sui prossimi numeri, anche quest’anno saranno proposti i due momenti di preghiera in chiesa per le famiglie e per le persone nei pomeriggi di sabato 14 e sabato 21 dicembre.
Sant’Andrea in festa
Sant’Andrea in Festa è il titolo che sintetizza una serie di iniziative ed eventi, che si snoderanno anche lungo tutto l’arco del 2025 (dei quali per ora indichiamo il calendario fino a fine dicembre prossimo), pensati per dare rilievo a due importanti traguardi raggiunti in questo 2024: il 120° anniversario della consacrazione della grande chiesa dedicata all’Apostolo (30 novembre 1904) e i 90 anni del grande organo Balbiani-Vegezzi Bossi (29 giugno 1934), che la impreziosisce sia col servizio musicale, sia con la funzione ornamentale pensata per la sua collocazione e la disposizione delle 270 canne di facciata, tutte sonore.
Si inizierà venerdì 29 novembre alle ore 21, con la celebrazione solenne della Messa dedicata al patrono presieduta dal nostro Arcivescovo, mons. Delpini, e concelebrata coi sacerdoti nativi di Sant’Andrea o che qui hanno svolto il loro ministero, e si proseguirà con la Messa solenne di domenica 1° dicembre alle ore 11.30, celebrata da don Desiderio Vajani, santandreino di nascita, nel 50° anniversario della sua ordinazione sacerdotale.
Momenti conviviali coroneranno questi appuntamenti, che costituiranno pure l’occasione per presentare un volume fresco di stampa sulla chiesa, la sua storia, la sua architettura, le opere d’arte che contiene, le quali aprono all’indagine della assai più lunga e articolata vicenda della parrocchia e del territorio.
Il 3 dicembre e il 10 dicembre saranno dedicati alla valorizzazione dell’organo: due appuntamenti donatici dai Maestri Claudio Bolzani (3 dicembre, ore 21) e Claudio Cardani (10 dicembre, ore 21), che di esso sono stati titolari. Più vicino alla musica barocca, il Maestro Bolzani mostrerà come anche un organo costruito in piena epoca ceciliana possa, grazie all’intelligenza costruttiva a suo tempo messa in campo e all’intelligenza esecutiva dell’interprete contemporaneo, piegarsi alle esigenze di autori come Bach, Böhm, Albinoni, Kerll e Boëlmann. Il Maestro Cardani, invece, ne valorizzerà il carattere romantico, offrendo all’ascolto opere di Marco Enrico Bossi e di Charles-Marie Widor, e mostrerà, altresì, la sua duttilità, con alcune Improvvisazioni.
Occasioni da non perdere alle quali siete tutti invitati, essendo l’ingresso libero fino a esaurimento posti.
Qui Caritas (guardaroba)
Ricordiamo che per motivi organizzativi il ritiro dei capi di abbigliamento per il momento è sospeso. Resta attivo il servizio di distribuzione del martedì.
Battesimi
Accogliamo con gioia ADHI CAROLINA PICHOACOSTA, DIEGO GALBIATI, FILIPPO MARIA DANIONI che con il Battesimo che riceveranno domenica 17 novembre entranno a far parte della nostra comunità cristiana.
Defunti
Affidiamo al Padre con il nostro ricordo e la nostra preghiera, VITALIA ONALI defunta in questa settimana.